Restauro della Sala di Bona in Palazzo Pitti

La Sala di Bona, situata all’interno di Palazzo Pitti, è stata recentemente restaurata grazie al generoso contributo della filantropa statunitense Veronica Atkins, in collaborazione con le associazioni Amici degli Uffizi e Friends of the Uffizi Gallery. Questo intervento ha permesso di riportare all’antico splendore un ambiente di grande rilevanza storica e artistica.

La sala prende il nome dalla rappresentazione della conquista della città di Bona (attuale Annaba, Algeria) da parte delle forze toscane. Le pareti sono decorate con affreschi realizzati tra il 1607 e il 1608 dal pittore Bernardino Poccetti e dai suoi collaboratori. Questi affreschi illustrano importanti imprese del regno di Ferdinando I de’ Medici, tra cui la conquista di Bona e la battaglia di Prevesa, oltre a una veduta del porto di Livorno, simbolo della politica militare toscana dell’epoca. Il soffitto a volta celebra Cosimo I de’ Medici affiancato da Minerva e dalla Gloria dei Principi, circondato da sei allegorie femminili che rappresentano le virtù del buon governante: Magnificenza, Gloria, Sapienza, Vigilanza, Misericordia e Fama Buona.

Prima del restauro, gli affreschi erano offuscati da patine giallastre dovute a precedenti interventi, e le pareti presentavano danni come lesioni, distacchi di intonaco e cadute di colore. L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha eseguito un intervento meticoloso, che ha incluso indagini termografiche, analisi chimico-fisiche e campagne fotografiche nelle diverse bande dello spettro elettromagnetico. Queste operazioni hanno permesso di recuperare la stabilità strutturale della sala e di restituire equilibrio e luminosità alle pitture.

Grazie a questo restauro, la Sala di Bona è ora nuovamente accessibile al pubblico, offrendo ai visitatori l’opportunità di ammirare un esempio significativo della decorazione manierista fiorentina e di approfondire la conoscenza delle imprese medicee nel contesto politico e militare del XVII secolo.