Il restauro del trittico con la Resurrezione di Lazzaro di Nicolas Froment

Nel 2017, la Galleria degli Uffizi ha presentato al pubblico il trittico “Resurrezione di Lazzaro” di Nicolas Froment, recentemente restaurato grazie al contributo dei Friends of the Uffizi Gallery. L’opera, firmata e datata 1461, rappresenta uno dei capolavori del pittore francese ed è considerata una testimonianza unica dell’interesse dei committenti italiani del XV secolo per la pittura nordica.

Il trittico illustra la storia di Lazzaro e delle sue sorelle Marta e Maria. Nell’anta sinistra, Marta informa Gesù della morte del fratello; nel pannello centrale, Gesù resuscita Lazzaro alla presenza commossa di Marta, Maria e degli apostoli; nell’anta destra, la narrazione si conclude con la cena in casa del fariseo, dove Maria unge i piedi di Gesù. Sul retro delle ante, il committente dell’opera, Francesco Coppini, è raffigurato in preghiera davanti alla Vergine con il Bambino.

Francesco Coppini, originario di Prato, intraprese una carriera ecclesiastica che lo portò a ricoprire incarichi diplomatici per conto di papa Pio II. Durante i suoi viaggi nelle Fiandre, in Francia e in Inghilterra tra il 1459 e il 1462, commissionò il trittico a Nicolas Froment, pittore originario della Piccardia, influenzato dalla pittura fiamminga. L’opera giunse agli Uffizi nel 1841, dopo la soppressione napoleonica del convento di Bosco ai Frati nel Mugello, dove era stata originariamente collocata.

Il restauro del 2017 ha riportato alla luce i colori vivaci e i dettagli minuziosi tipici della pittura nordica del XV secolo, permettendo una migliore comprensione dell’opera. La mostra, curata da Daniela Parenti, è stata aperta dal 7 marzo al 30 aprile 2017 nella Sala del Camino degli Uffizi, offrendo ai visitatori l’opportunità di ammirare questo capolavoro rinascimentale in tutto il suo splendore.

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