Riallestimento della sala con la Madonna dal collo lungo di Parmigianino

Tra le 14 nuove Sale del Cinquecento fiorentino, emiliano e romano spicca il capolavoro del Manierismo emiliano protetto da una speciale teca climatizzata, realizzata grazie al contributo dei Friends of the Uffizi Galleries.

La Galleria degli Uffizi ha recentemente ampliato il suo percorso espositivo con l’apertura di quattordici nuove sale dedicate ai maestri del Cinquecento fiorentino, emiliano e romano. Tra le opere esposte, molte sono presentate al pubblico per la prima volta, tra cui capolavori di Daniele da Volterra, Rosso Fiorentino e Bartolomeo Passerotti, quest’ultimo con una tela ritenuta perduta per secoli.

Le tredici sale principali ospitano 129 opere, offrendo una panoramica completa delle diverse scuole pittoriche del XVI secolo. Inoltre, una quattordicesima sala funge da anticipazione degli spazi che accoglieranno la collezione di autoritratti degli artisti, raccolta nel corso dei secoli e comprendente lavori di Bernini, Cigoli, Chagall e Guttuso.

L’allestimento delle nuove sale è stato concepito per favorire un dialogo tra le opere, creando corrispondenze visive che facilitano la comprensione da parte dei visitatori. L’uso di vetri di ultima generazione, praticamente privi di riflessi, consente un’esperienza di fruizione ravvicinata e senza ostacoli ottici. ​

Contestualmente, è stata realizzata una riorganizzazione degli accessi al museo per migliorare la gestione dei flussi di visitatori. Sono stati introdotti una nuova biglietteria, un sistema di accesso rinnovato e ampi spazi di accoglienza nella parte del complesso vasariano più vicina all’Arno. Questi interventi mirano a snellire le code e a rendere più fluida l’esperienza di visita.

In totale, l’espansione comprende oltre duemila metri quadrati aggiuntivi, con 14 nuove sale al primo piano e 22 locali al piano terra destinati a servizi di ingresso e accoglienza. Durante i lavori di restauro nell’ala di Ponente, sono emersi affreschi inediti, tra cui un ritratto a figura intera di Cosimo II de’ Medici, attribuito all’ambito di Bernardino Poccetti.

Questi sviluppi rappresentano un significativo arricchimento dell’offerta culturale degli Uffizi, consolidando il museo come punto di riferimento per l’arte rinascimentale e barocca.

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